Sarà Israele il Paese ospite d’onore della Fiera 2008. La letteratura israeliana gode da anni di una attenzione crescente, che si è cristallizzata attorno ai
nomi di tre dei suoi maggiori rappresentanti, David Grossman, Amos Oz e Abraham Yehoshua, o a scrittori che appartengono alla generazione successiva, come Etgar Keret.
I temi trattati nelle loro opere hanno assunto una valenza universale, che non riguarda soltanto Israele, ma si pongono come altrettante metafore dei dilemmi, delle contraddizioni e dei conflitti che
agitano il mondo contemporaneo. Ma il quadro culturale del Paese è ovviamente molto più ricco e articolato, a partire dal decano Aron Appelfeld, cresciuto culturalmente nella Mitteleuropa, che sarà
anche lui a Torino.
La Fiera 2008 sarà l’occasione per conoscere la cultura di questo Paese anche attraverso storici, saggisti, artisti, musicisti e scienziati. Un’occasione di dialogo con il contributo delle voci più
disparate per discutere e mettere a fuoco anche un modello di una convivenza possibile.
Il Museo Nazionale del Cinema ospiterà nei giorni della Fiera una rassegna cinematografica, dieci film tra nuovi e «classici» chiamati a raccontare le varie facce del Paese. Sono anche previsti
momenti musicali, con cantautori, esponenti della musica tradizionale e complessi klezmer, che affondano le loro radici nella comunità ebraiche dell’Europa orientale, in un sincretismo che è genuina
espressione delle culture popolari.
Non mancheranno eventi legati alla tradizione gastronomica e alla cucina kashèr, ai suoi riti e alle sue simbologie.