«Bussa sul tetto»,
i raid preceduti da telefonate per avvertire i civili
TEL AVIV (2 gennaio) - «Bussa sul tetto». E' il nome della nuova tattica messa in atto dall'aviazione israeliana. Secondo quanto afferma la stampa odierna, gli attacchi aerei sono preceduti da un avvertimento telefonico dei servizi di sicurezza israeliani in cui si fa presente che l'edificio sta per essere colpito e deve essere evacuato immediatamente. Israele spera così di poter colpire con maggiore efficienza quei comandanti militari di Hamas che praticano la lotta armata dall'interno di rioni civili fittamente abitati evitando nei limiti del possibile la morte di civili innocenti.
La procedura. Passano dieci-quindici minuti mentre un aereo senza pilota sorvola la zona e rilancia in Israele immagini aggiornate dalle quali è possibile comprendere se l'edificio sia rimasto deserto.
Ma capita che a volte gli abitanti dell'edificio invece di darsi alla fuga, si affollano sul tetto per impedire il bombardamento. In tal caso i manuali di attacco prevodno che sia chiamato sul posto un velivolo incaricato di colpire una parte deserta del tetto con mezzi non letali. Non appena si verifica la fuga, la aviazione provvede a demolire l'edificio dove in precedenza informazioni di intelligence avevano segnalato la presenza di razzi, munizioni o armi.
Le nuove tattiche, spiega il quotidiano Maariv, sono state elaborate a tavolino con il consigliere legale del governo Menachem Mazuz e con il consigliere legale delle forze armate Avichai Sternblit.